profRobertaGeremia
giovedì 7 giugno 2012
Mafia
Ecco un link utile per la storia di Rita Adria.
http://www.rai.it/dl/docs/1339080038632Resistere_contro_la_mafia_2A.pdf
Si tratta del lavoro di alcuni ragazzi di II media.
Nello stesso sito anche un tema di un ragazzo di scuola nostra, un mio alunno della IE.
Buon ultimo giorno di scuola ;-)
La prof.
lunedì 4 giugno 2012
Cineamando
le voila...
Gli alunni della III B
sono lieti di presentare il cortometraggio
che conclude il progetto "Cineamando"
ai propri genitori
durante la proiezione e il successivo incontro/dibattito
che avrà luogo
venerdì 8 giugno alle 8,40 nell'aula Cortina del Col di Lana
VI ASPETTIAMO
mercoledì 30 maggio 2012
temi di maggio
OPS!
mi sono scordata di mettere sul blog le tracce dei temi...
les voilà
Ci vediamo venerdì.
Ho appena predisposto le verifiche di analisi del periodo, per il vostro sommo gaudio
:D
CONSIGLIO: Ripassate bene le preposizioni (TUTTE dalle oggettive in poi fino alle condizionali; NON metto avversative, aggiuntive, esclusive ecc.).
mi sono scordata di mettere sul blog le tracce dei temi...
les voilà
1. Facendo
riferimento alle letture fatte a scuola (l’incipit de “Il giorno della civetta”
di L. Sciascia; Un fiore per Rita Adria), ai dibattiti coi compagni in
occasione del ventennale dell’attentato di Capaci, alle informazioni raccolte
(ricerche), scrivi un testo espositivo sulla mafia (introduzione, anche storica; svolgimento che
prenda in esame vari aspetti a cui è legato il problema; conclusione in cui si
espongono riflessioni personali).
2. Scrivi
una relazione sul progetto “Cineamando” (Tipo di attività, scopo dell’attività, organizzazione, tempi e fasi del lavoro, svolgimento
– dove, chi ha partecipato, come ho collaborato-, valutazione dell’attività – difficoltà incontrate, aspetti più
interessanti, conoscenze acquisite e abilità sviluppate, risultato finale).
3. I
poeti, i musicisti e gli artisti in genere sanno esprimere in modo coinvolgente
i sentimenti comuni agli uomini. Quale tra gli autori studiati è più vicino
alla tua sensibilità e alle tue esperienze di vita?
4. Un
foglio bianco davanti a me e la penna tra le dita…
Ci vediamo venerdì.
Ho appena predisposto le verifiche di analisi del periodo, per il vostro sommo gaudio
:D
CONSIGLIO: Ripassate bene le preposizioni (TUTTE dalle oggettive in poi fino alle condizionali; NON metto avversative, aggiuntive, esclusive ecc.).
martedì 29 maggio 2012
I have a dream
Ragazzi cari,
domani parleremo di segregazione razziale, lotta per i diritti civili in America, Martin Luther King.
Vorrei far ascoltare, a chi di voi ne avesse voglia, il discorso di MLK in lingua originale con i sottototoli in italiano.
E' un discorso bellissimo e organizzato in modo esemplare. Notate la sapienza con cui dosa le pause, il tono della voce, e le ripetizioni...
buon ascolto e buona visione.
I have a dream
domani parleremo di segregazione razziale, lotta per i diritti civili in America, Martin Luther King.
Vorrei far ascoltare, a chi di voi ne avesse voglia, il discorso di MLK in lingua originale con i sottototoli in italiano.
E' un discorso bellissimo e organizzato in modo esemplare. Notate la sapienza con cui dosa le pause, il tono della voce, e le ripetizioni...
buon ascolto e buona visione.
I have a dream
giovedì 24 maggio 2012
Cineamando
Cari ragazzi,
Dobbiamo ancora preparare una locandina per il nostro cortometraggio.
Vi lascio piena libertà visto che non sono arrivate informazioni dettagliate da Melania.
Basta che sia in formato A4, che l'immagine sia rappresentativa del lavoro.
Un saluto ai miei creativi!
La prof
mercoledì 23 maggio 2012
Cineamando
Cari ragazzi,
eccomi qui.
Vi avevo promesso che vi avrei messo in etere i miei appunti sul nostro progetto.
Forse i vostri ricordi, vista la giovane età, sono più dettagliati. Vi prego di arricchire queste brevi note con le vostre considerazioni. Mi farebbe tabto piacere poi, quando presentiamo il lavoro ai vostri genitori, che siano alcuni di voi ad esporre quanto fatto.
Prodotto finale: realizzazione di un cortometraggio
Marzo: due lezioni sulla critica e l’osservazione cinematografica:
1 le aggiunte del regista e dello sceneggiatore (per es. la scena della matrice del disco)
2 l’inversione di alcune scene = l’intreccio è diverso rispetto al libro. Nel film si sa subito che la nave sta per essere distrutta e poi si procede con la tecnica del flashback
La storia è banale, ma quello che colpisce è come viene raccontata
Temi: l’uomo e la musica; difficoltà del cambiamento; la nave = città gigante
Il narratore è esterno.
Inquadratura iniziale con Max, il trombettista: il carrello parte da molto lontano. È una tecnica molto usata negli anni ’40 e ’50.
Si entra nel film attraverso il dettaglio della tromba da cui emerge il protagonista. Le prime parole fanno subito capire il suo legame con la musica e con Novecento.
Metafora narrativa: nave = il mondo per Novecento // America = il resto, lo sconfinato orizzonte
Scena dell’occhio con dentro i grattacieli = è uno zoom poi lavorato al computer
Zoom e carrello hanno un effetto finale simile ma nello zoom cambia la messa a fuoco, mentre nel carrello no, è la macchina a spostarsi
Il punto di vista: è quello della gente del popolo. Novecento è un personaggio a metà tra la I e la III classe, ma le sue vere note le suona in III classe, è lì che è più autentico.
In tutta quella sterminata città c’era tutto, ma non c’era la fine. Tu pensa ad un pianoforte: i tasti sono 88: non sono infiniti, loro. TU sei infinito, e la musica che puoi farci”
eccomi qui.
Vi avevo promesso che vi avrei messo in etere i miei appunti sul nostro progetto.
Forse i vostri ricordi, vista la giovane età, sono più dettagliati. Vi prego di arricchire queste brevi note con le vostre considerazioni. Mi farebbe tabto piacere poi, quando presentiamo il lavoro ai vostri genitori, che siano alcuni di voi ad esporre quanto fatto.
PROGETTO CINEAMANDO
Partecipanti: la classe IIIB
Finalità: educare lo sguardo;
diventare lettori critici; scrivere una sceneggiatura (ripercussioni sulla
didattica: analisi e comprensione; scrittura, esposizione)Prodotto finale: realizzazione di un cortometraggio
Marzo: due lezioni sulla critica e l’osservazione cinematografica:
I incontro (quasi 3 ore):
visione del film “La leggenda del pianista sull’oceano”
Notiamo, rispetto al monologo
Novecento di Baricco:1 le aggiunte del regista e dello sceneggiatore (per es. la scena della matrice del disco)
2 l’inversione di alcune scene = l’intreccio è diverso rispetto al libro. Nel film si sa subito che la nave sta per essere distrutta e poi si procede con la tecnica del flashback
II incontro (1 ora):
commento con Germano e Melania.
Analisi cinematografica: La storia è banale, ma quello che colpisce è come viene raccontata
Temi: l’uomo e la musica; difficoltà del cambiamento; la nave = città gigante
Il narratore è esterno.
Inquadratura iniziale con Max, il trombettista: il carrello parte da molto lontano. È una tecnica molto usata negli anni ’40 e ’50.
Si entra nel film attraverso il dettaglio della tromba da cui emerge il protagonista. Le prime parole fanno subito capire il suo legame con la musica e con Novecento.
Metafora narrativa: nave = il mondo per Novecento // America = il resto, lo sconfinato orizzonte
Scena dell’occhio con dentro i grattacieli = è uno zoom poi lavorato al computer
Zoom e carrello hanno un effetto finale simile ma nello zoom cambia la messa a fuoco, mentre nel carrello no, è la macchina a spostarsi
Il punto di vista: è quello della gente del popolo. Novecento è un personaggio a metà tra la I e la III classe, ma le sue vere note le suona in III classe, è lì che è più autentico.
I dialoghi caratterizzano i personaggi: uso di ripetizioni per identificarli.
Come si riprende un dialogo al
cinema? Scena della torta in faccia: il bambino è sulla sinistra, ovviamente il
controcampo è a destra, sul lato opposto (regola dei 180°): così per lo
spettatore è più facile seguire il dialogo.
Scena della nave che viene
dismessa: il lampadario è un gancio per il flashback con il momento in cui Max
viene assoldato (flashback sottolineato anche dal cambiamento della musica).
Scena della sfida: sono scene
brevissime montate in modo ravvicinatissimo per dare il senso della rapidità.
Dolly = quando la macchina da
presa è su una giraffa che le permette di alzarsi
Dialogo finale in cui viene
spiegato tutto quanto era rimasto di non chiaro allo spettatore (perché
Novecento non era sceso dalla nave)
Il messaggio di Novecento: “Era tutto molto bello su quella scaletta e
non avevo dubbi che sarei sceso. Non mi fermò quello che vidi, ma quello che
non vidi … In tutta quella sterminata città c’era tutto, ma non c’era la fine. Tu pensa ad un pianoforte: i tasti sono 88: non sono infiniti, loro. TU sei infinito, e la musica che puoi farci”
Aprile: idea, soggetto e sceneggiatura
III incontro (1 ora):
L’idea. Ne parliamo insieme. Ognuno degli alunni deve poi preparare un soggetto
a casa: solo pochi l’hanno fatto.
IV incontro (1 ora): Abbiamo
letto i soggetti e abbiamo scelto quello che ci piaceva di più
V incontro (1 ora): prendiamo
confidenza sulle varie inquadrature: lavoro di studio, di riconoscimento a
gruppi, e lavoro individuale di ritaglio dai giornali
VI incontro (1 ora): con
Melania, abbiamo iniziato a scrivere la sceneggiatura, aggiungendo al nostro
soggetto i dialoghi, riflettendo sui personaggi, il loro carattere,
l’ambientazione delle varie scene, il messaggio del cortometraggio
VII-VIII incontro (1 ora
ciascuno): abbiamo proseguito nel lavoro, aggiungendo anche le idee sulle
inquadrature e sulla colonna sonora
IX incontro (1 ora):
abbiamo diviso le parti, poi studiate a casa
Maggio: la realizzazione del cortometraggio
X incontro (6 ore): con
Melania, Germano, Attilio e Duccio abbiamo girato il cortometraggio. Abbiamo
imparato i concetti di sequenza, scena, ciak
XI incontro (1 ora): con
Germano, Duccio e Attilio vediamo il premontato.
Duccio ci ha illustrato, infatti,
come ha lavorato: ha messo in fila il girato e l’audio; ha poi messo in sync
audio e video e montato il corto, scegliendo per ogni traccia-video quale
mettere e togliendo il ciak, ovviamente.
Il corto è lungo 6 min e 39
secondi circa.
Tutti insieme modifichiamo qualcosa
(tagliamo alcune scene troppo lunghe; abbassiamo il volume dell’audio in alcuni
punti; sistemiamo le inquadrature se si vede il microfono) e prendiamo alcune
decisioni sul montaggio definitivo del corto.
XII incontro (ancora da fare):
la locandina
Giugno: la prima
XIII incontro: proiezione
del cortometraggio ai genitori
domenica 20 maggio 2012
Pianto antico di Giosuè Carducci
Pianto antico
Questa lirica è stata scritta nel 1871, ad un anno di distanza dalla morte del figlio di Giosuè Carducci, Dante.
È raccolta nelle Rime Nuove.
Metrica: come San Martino è una odicina Anacreontica (Anacreonte era un poeta greco del VI secolo a.C.): 4 quartine di settenari, di cui l’ultimo tronco (con accento sull’ultima sillaba, quindi composto da 6 sillabe soltanto), che seguono lo schema: abbc (e l’ultimo verso fa rima con gli ultimi versi delle altre 3 strofe).
L’albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
il verde melograno
da’ bei vermigli fior,
nel muto orto solingo
rinverdì tutto or ora
e giugno lo ristora
di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
tu, dell’inutil vita
estremo unico fior,
sei ne la terra fredda,
sei ne la terra negra:
né il sol più ti rallegra
né ti risveglia amor.
Cerchiamo di rispondere alle seguenti domande:
A chi è indirizzata la poesia? Chi è il tu a cui parla il poeta?
Perché la lirica si intitola Pianto ANTICO?
Da cosa deduciamo, sin da subito, che è successo qualcosa da cui non si può tornare indietro?
Perché l’orto viene definito MUTO?
In quante parti si divide la lirica, per contenuto?
La lirica è tutta costruita sulla contrapposizione tra due elementi che ne diventano i protagonisti. QUALI? Vi sono dei termini riferiti a questi due elementi che appaiono chiaramente in antitesi: riconoscili.
Ci sono elementi cromatici nella poesia? Dove si concentrano, e perché?
Riconosci le metafore usate dal poeta.
Riconosci una struttura chiastica? (X)
Riconosci le anafore. Che valore danno alla poesia, secondo te?
La scelta della metrica è particolare. Quale valore ha, per Carducci?
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